Il progetto Alma Irata nasce nel 2008, sin dai primi mesi la band cerca un sound riconoscibile e ben scandito ma associato quasi esclusivamente a tematiche politico-sociali. Infatti già dai primi brani il sound è ottimo, il suono della batteria rimbomba, le chitarre sono influenzate dall Indie ma, a tratti, con un suono Stoner. “Giù nel freddo” apre il disco in modo energico, grazie a riff con un suono (come ho accennato prima) Stoner e da una batteria ben ritmata; “Male Nostrano” è tra le migliori dell album, infatti è molto coinvolgente, grazie a dei ritmi orecchiabili e ben connessi l uno dall altro. Più si va avanti con i brani più si notano influenze stile Rage Against the Machine e Teatro degli Orrori, proprio come in “Nel tuo nome” e in “Quello che volevo”. Ottima canzone è “Odio”, l’ intro di basso è ottimo e mette in risalto la bravura dello stesso musicista, buona anche la prestazione delle chitarre; l’ album termina con “Oppio”, una mezza ballad con un suono molto melodico. Rende orgogliosi avere una band in Italia che affronta queste tematiche, la band merita, e non poco!
VOTO: 7/10
-SADIK-
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