Dopo il disco precedente “Ira” i Cyber Cross sfornano un
disco veramente privo di un genere principale, infatti “Mega Trip” è difficile
da descrivere; prima di recensire questo album ho voluto guardare alcuni
feedback rilasciati da altre WebZine, e devo dire che per la maggior parte è
stato visto come un disco negativo. Questo disco unisce vari elementi del
Death, Thrash, Groove, Prog, Industrial e Gothic Metal con componenti
Crossover, Hard Rock e Acustica, partorendo un disco vario ma comunque
derivato. Eh sì, probabilmente il vero problema di questo disco è la mancanza
come di un’ obbiettivo, di un’ idea di come deve essere il nuovo sound dei
Cyber Cross, visto che da un Thrash/Death con atmosfere oscure si è passato ad
un vero e proprio mix musicale. Impeccabile esibizione quella di Alessandro
Bevivino, il cantante abbandona completamente il growl per lasciare spazio ad
uno scream rabbioso, ma con comunque parti in clean; i riff sono più complessi
ed impegnativi rispetto al disco precedente, ma Nick Savio se la cava comunque
più che bene. Le maggiori varietà le troviamo proprio nella batteria, infatti
vengono eseguiti ritmi o molto lenti o veloci, molto usata la doppia cassa e
ritmatiche con protagonisti i piatti. Personalmente mi è piaciuto come
album, ma c’è comunque bisogno di più
carattere e del vero e proprio sound dei Cyber Cross. Quale sarà? Non si sa, ma
questo disco è puramente un viaggio nelle caotiche menti dei musicisti. (Sennò
perché “Mega Trip”?)
VOTO. 6,5/10
-SADIK-
VOTO. 6,5/10
Nessun commento:
Posta un commento